La Tossicologia

Definizione di TOSSICOLOGIA

La tossicologia può essere definita come quella disciplina che si occupa delle sostanze che sono in grado di provocare un effetto dannoso (intossicazione o avvelenamento) a seguito della loro introduzione, per qualsiasi via, in un organismo vivente modificando le funzioni o danneggiando le strutture cellulari.

Gli argomenti di applicazione della tossicologia sono l’identificazione delle sostanze tossiche e degli stati di intossicazione che conducono ad una modificazione della integrità psico-fisica di un soggetto integrando, altresì, fattispecie di ordine amministrativo e/o giudiziario. Negli ultimi decenni l’area di intervento della tossicologia si è notevolmente ampliata soprattutto in concomitanza della diffusione delle droghe e delle cosiddette “nuove sostanze psicoattive” (NSP) o “nuove droghe” e per caratterizzare i consumatori di alcol, identificando l’assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve (“binge drinking”), differenziando il consumo leggero-moderato-cronico dall’astinenza.

Il progressivo incremento delle problematiche tossicologiche ha comportato un crescente sviluppo delle metodologie di indagine volte alla protezione della salute individuale e della collettività. Allo stato attuale, il perfezionamento della tecnologia, con l’introduzione di metodiche analitiche (alternative a quelle classiche biochimiche e/o immunochimiche), molto sensibili ed accurate (indagini cromatografiche accoppiate alla spettrometria di massa) indirizzate, anche, ad indagini su matrici non convenzionali (capelli, unghie, ecc.), ha portato la tossicologia al conseguimento di uno standard analitico di elevata qualità.

Le analisi tossicologiche su campioni di sostanze stupefacenti

L’identificazione delle sostanze tossiche assunte da un consumatore consente la determinazione, nei campioni analizzati, della qualità e quantità di principio attivo contenuto e la ricerca delle sostanze da taglio utilizzate.

Queste analisi, eseguite su una piccola quantità della sostanza stupefacente, rilevano la tossicità del reperto analizzato valutando successivamente l’opportunità di determinare l’entità del consumo mediante indagini tossicologiche su matrici biologiche, al fine ultimo di sottoporre il consumatore alle eventuali terapie più idonee.

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